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LAC Lugano Arte e Cultura

Presentazione

Carmelo Rifici, Direttore artistico

Care spettatrici, cari spettatori,

siamo giunti alla quarta stagione teatrale del LAC, la quinta da quando sono a Lugano; una stagione che si apre al mondo e lo fa invitando a Lugano alcuni tra i più grandi artisti della scena teatrale internazionale, dedicando una speciale attenzione alla scena svizzera. La Svizzera è infatti la nazione che più di altre ha visto nascere e crescere alcuni dei nuovi grandi protagonisti del nostro presente. Una stagione che mi auguro seguirete, ancora una volta, con la curiosità e l’attenzione che vi contraddistingue.

 Il titolo Impressioni di realtà è ispirato agli artisti che negli ultimi anni riflettono sulla realtà e sulla sua rappresentazione artistica mossi dall’urgenza del nostro tempo.

Un teatro che attinge dalla vita anche attraverso testimonianze dirette e alla ricerca di nuove forme di comunicazione. La realtà è una impressione o fa impressione?

Ecco quindi che nel focus che dona il titolo alla stagione vedremo Granma del collettivo svizzero-tedesco Rimini Protokoll, Hate Radio del bernese Milo Rau, Minefield della argentina Lola Arias, artisti che lavorano su quello che la critica chiama teatro-documentario, teatro-verità.

Analogamente, il talento dell’ungherese Kornél Mundruczó si rivela in Imitation of life ispirandosi a un episodio di cronaca nera, mentre nel mio Macbeth, le cose nascoste, che debutta in prima assoluta nel gennaio del 2020, compio un viaggio nell’anima e nell’inconscio degli attori.

In questi anni di intenso lavoro siamo riusciti a costruire una solida realtà produttiva anche grazie agli ottimi riscontri di pubblica e di critica, e ai riconoscimenti ottenuti.

LAC Factory presenta tredici produzioni e coproduzioni, sei delle quali al loro debutto assoluto.

Dopo il successo di Nettles,lavoro in cui Trickster-p ha indagato il tema dell’infanzia, la compagnia ticinese tona al LAC dove debutta con Book is a book is a book progetto scenico in cui lo spettatore, guidato da auricolari, compie un viaggio tra le immagini, i suoni e le parole di un libro inedito.

Il talentuoso regista Leonardo Lidi si misura con Lo zoo di vetro celebre opera teatrale di Tennesse Williams, in cui indaga il tema delle dinamiche famigliari. Il ticinese Igor Horvat firma la regia de

La bottega del caffè commedia in cui dirige, tra gli altri, Antonio Ballerio e Massimiliano Zampetti.

Il cangiante universo del celebre autore veneziano si declina in altri due lavori che completano il Focus Goldoni: La casa nova tradizionale e affascinante allestimento di Giuseppe Emiliani e La bancarotta diretta da Serena Sinigaglia, e interpretata, tra gli altri, dall’irriverente Natalino Balasso.

Il focus dedicato a La scena svizzera ne rileva il fermento artistico e l’eccellente creatività riassumendo, tra debutti e riprese, ben diciotto lavori. Avremo la preziosa occasione di vedere o rivedere Donka–una lettera a Čechov e Bianco su Bianco due grandissimi successi della Compagnia Finzi Pasca, amata quanto la nostra Gardi Hutter che torna a Lugano con La Sarta.

Tra le protagoniste della danza svizzera del nostro tempo, Yasmine Hugonnet presenta a Lugano Chro no lo gi cal lavoro che si ispira al De rerum natura di Lucrezio; Phillippe Saire torna al LAC dove presenta Actéon; il balletto di Basilea, una delle quattro compagnie elvetiche dal grande repertorio classico, arriva per la prima volta al LAC per presentare Carmen. Tabea Martin, di cui alcuni ricorderanno l’arguto This is my last dance, visto al FIT nel 2018, torna con il suo nuovo lavoro Nothing Left.

La giovane e vivace scena svizzera trova una bella visibilità grazie a Premio, progetto realizzato con il sostegno della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, della Fondazione Ernst Göhner e del Percento culturale Migros; a Lugano vedremo le nuove creazioni di Teresa Vittucci, Alessia Della Casa e Simon Senn.

Al Teatro dell’Elfo, compagnia che con il suo lavoro ha scritto la storia recente del teatro italiano, dedico un omaggio invitandoli al LAC con Angels in America – Si avvicina il millennio di Tony Kushner, prima parte di un grande successo che hanno deciso di riallestire, e producendo Diplomazia, testo del francese Cyril Gely di cui vedremo l’anteprima, lavoro che conferma l’attenzione della compagnia milanese nei confronti della drammaturgia contemporanea.

Il lavoro di scrittura, questione fondante del teatro nel suo farsi, è indagato da Scritture di scena focus che riassume tre lavori scritti o riscritti da Emanuele Aldrovandi, Angela Demattè, Vitaliano Trevisan, già vincitori del Premio Riccione, il più antico e prestigioso riconoscimento italiano di drammaturgia, qui autori rispettivamente degli adattamenti di Macbeth, le cose nascoste, La bottega del caffè e de La bancarotta.

È dedicato alla creatività femminile Il corpo in scena focus di cui sono protagonistetre artiste, tre donne di generazioni e poetiche assai diverse che hanno posto al centro della loro creatività il lavoro sul corpo: Emma Dante, artista che non ha bisogno di presentazioni, Silvia Costa già collaboratrice di Romeo Castellucci e la coreografa e danzatrice Michela Lucenti.

Come ricorderete la scorsa stagione fu inaugurata da Il Barbiere di Siviglia, diretta da Diego Fasolis, un debutto assoluto per il LAC; la prossima si chiude con La Traviata di Giuseppe Verdi opera concepita per lo Sferisterio di Macerata e replicata in tutto il mondo. Diretta da Henning Brockhaus, regista collaboratore di Strehler, La Traviata eseguita dall’Orchestra della Svizzera italiana, dal Coro della Radiotelevisione svizzera, sotto la guida di Markus Poschner, è prodotta da Sferisterio, LAC, LuganoMusica e dall’Orchestra della Svizzera Italiana. Diretta da Francesco Bossaglia, l’OSI accompagnerà inoltre Metamorphosis, lanuova creazione di Virglio Sieni.

La vis comica sarà assicurata da artisti come Giacomo Poretti già attore del celebre trio, qui autore e protagonista di Fare un’anima, e da due comiche amatissime come Geppi Cucciari e Teresa Mannino. Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini sono i protagonisti di Se devi dire una bugia dilla grossa cavallo di battaglia della ditta Dorelli, qui riallestita dal figlio Gianluca.

Artisti capaci di dare vita ad un teatro senza tempo, tornano gli attesissimi Legnanesi e musical da non perdere come Hair, Ghost, Balliamo sul mondo, We Will Rock You. Quest’ultimo deriva il nome dal successo omonimo dei Queen ed è scritto in collaborazione con due suoi componenti: il batterista Roger Taylor e il chitarrista Brian May. L’entusiasmo con cui avete accolto le acrobazie del Cirque Èloize mi ha suggerito di invitare nuovamente la compagnia australiana Circa con il loro Humans.

Sempre più diretta e intensa è la collaborazione con il FIT Festival Internazionale del teatro e della scena contemporanea e con la direzione artistica coerente e rigorosa della direttrice Paola Tripoli, così come quella con LAC edu e la Rassegna Senza Confini di Teatro Pan.

Prosegue anche il consolidato legame con la Rassegna HOME al Teatro Foce e la collaborazione, sempre al Foce, con il Centro Artistico MAT, diretto da Mirko D’Urso.

Concludo queste righe ringraziando i grandi artisti che saranno nostro ospiti: Annamaria Guarnieri, Giulia Lazzarini, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Daniele Finzi Pasca, Paola Quattrini, Natalino Balasso, Fausto Russo Alesi, Massimo Popolizio, Maria Paiato.

Ringraziando dell’affetto che ci dimostrate, colgo l’occasione di augurare buon teatro a tutti.