28° FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea
27 settembre - 06 ottobre 2019
Il FIT è l’esempio che anche le scommesse rischiose e difficili posso essere vinte.
La paura che percorsi indipendenti come quello del FIT, possano essere fagocitati dall’istituzionale, non sempre risponde a verità. La perseveranza e il lavoro, così come le persone, permettono di sfatare luoghi comuni.
L’appuntamento internazionale teatrale del Ticino ritorna (Lugano 27 settembre - 6 ottobre 2019, con un’anticipazione per i giovani e le scuole il 24 e 25 settembre) con progetti consolidati, presenti ogni anno e con la nuova linea artistica che si confronta con gli accadimenti e le degenerazioni della contemporaneità.
Grazie a LAC edu abbiamo avviato il progetto di alta formazione che da tre anni porta a Lugano i grandi maestri della scena contemporanea, e con LuganoInScena I quaderni del FIT, progetto editoriale giunto al terzo numero,che parla del nostro fare cultura in Ticino a una platea ampia e internazionale e che dal 2017 si è scelto di diffondere in maniera capillare e gratuita on line (le copie cartacee sono disponibili a un prezzo contenuto) grazie alla partnership con altri soggetti legati all’editoria e al teatro, sia sul territorio che all’estero.
I risultati conseguiti nel 2018 hanno superato ogni aspettativa, facendo registrare il tutto esaurito nella quasi totalità degli spettacoli.
Abbiamo registrato una crescita di visibilità internazionale sempre più strutturata; attivato uno scambio proficuo con diverse realtà culturali del territorio e una sempre più stabile commistione tra pubblico “istituzionale” e pubblico più votato all’innovazione.
In questa prima tappa, che coincide come l’anno scorso, con la conferenza stampa di LuganoInScena ecco alcune anticipazioni.
Il festival apre con un’anticipazione per i giovani e le scuole con lo spettacolo GiroVago alias il mio Viaggiodel giovane Sacha Trapletti liberamente ispirato a Il Giro del Mondo in 80 giorni di Jules Verne.
Il FIT entra nel vivo con una coproduzione internazionale Granma. Trombones from Havana, ideato dall’artista svizzero Stefan Kaegi/Rimini Protokoll, Leone d’Argento alla Biennale Teatro di Venezia 2010 e Premio UBU 2018.
In Granma alcuni giovani ragazzi cubani raccontano le storie delle loro famiglie, intervallandole con domande capitali circa la scena sociopolitica contemporanea, dal punto di vista di un paese in rapida evoluzione.
Yasmine Hugonnet è una coreografa e performer svizzera che negli ultimi anni ha calcato le scene dei più grandi festival internazionali di danza contemporanea. Particolarissima la sua estetica, così come il lavoro sul movimento. Al FIT presenta Chro no lo gi cal, un trio che vede in scena la stessa Hugonnet, insieme a Ruth Childs e Audrey Gaisan-Doncel.
Il festival prosegue con l’imperdibile Proton Theatre/Kornél Mundruczó, regista teatrale e cinematografico tra i più significativi del panorama contemporaneo internazionale. Al FIT 2019 presenta quello che è considerato il suo capolavoro, un’opera intensa e coinvolgente, già ospite di teatri e festival in tutto il mondo, vincitore di numerosi e prestigiosi premi internazionali. Imitation of Life è uno sguardo lucido sulle contraddizioni di una società – ungherese e non solo – in cui prevale ogni forma di discriminazione.
Chiude l’edizione il collettivo La Tristura, una scoperta straordinaria tra le nuove generazioni di artisti spagnoli. “Intendiamo il teatro come il luogo in cui svelare i segreti, per far rivivere i morti per un momento” dicono del loro lavoro. Saranno al FIT con CINE, uno spettacolo sui “bambini rubati” nella Spagna franchista. Un fenomeno rimosso dalla memoria collettiva, di cui si è parlato a malapena anche in Spagna fino all’inizio del primo processo nel giugno 2018. Dal 1939 alla metà degli anni ‘80, si stima che circa 300 mila bambini siano stati sottratti alle proprie madri durante la dittatura di Franco e dati in adozione ad altre coppie. Spesso erano figli di oppositori al regime, o di famiglie molto povere o non sposate, a cui venivano tolti per sparire per sempre.
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