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LAC Lugano Arte e Cultura

Senza confini

Grandi e piccini insieme a teatro

26a edizione 2019-2020

Incontrarsi

26a edizione per la rassegna transfrontaliera promossa dal Teatro Pan di Lugano, Centro Culturale di Chiasso e Teatro Città Murata di Como e da tre anni, in collaborazione per un’unica programmazione a Lugano, con LuganoInScena e il programma Teatro per le Famiglie.
Come per gli anni precedenti, anche questa nuova edizione di Senza confini, si caratterizza per la collaborazione tra diverse realtà organizzative in territori diversi, per uno sguardo sensibile dei suoi promotori verso il teatro che si rivolge ai giovani e giovanissimi spettatori e per la proposta di un linguaggio teatrale che unisca in un’unica partecipazione, sia il pubblico dei più giovani che il pubblico adulto. La rassegna si rivolge sia a tutto il pubblico, con la proposta di spettacoli domenicali anche per i piccolissimi, sia alle scuole elementari, medie e superiori. Importante, a Lugano, è anche la collaborazione con la Divisione Eventi e Congressi che pubblicizza il programma attraverso i suoi canali di diffusione.

Il ‘filo rosso’ che lega gli spettacoli di quest’anno è l’incontro.
L’incontro di culture diverse che vede in scena artisti provenienti dal Burkina Faso e dal Senegal, portatori di mondi, colori, suoni, modalità artistiche diverse.
L’incontro e il mescolarsi di linguaggi artistici diversi quali il teatro, la narrazione, la musica, il canto, la danza. L’incontro tra spettatore e attore in un rapporto più diretto, più ravvicinato, a volte di coinvolgimento, oltre che emotivo, fisico.
L’incontro infine tra i personaggi delle storie rappresentate, personaggi inizialmente distanti che per necessità, ascolto e comprensione, arrivano ad instaurare un rapporto nuovo, di fiducia e amicizia.
Gli spettacoli proposti in questa edizione sono caratterizzati da una carica di vitalità ed energia, da una gioiosità e fascinazione che crea unione, con essi gettiamo uno sguardo ‘oltre il confine’. Con essi sperimentiamo l’essere insieme.

A simbolo di questa nuova programmazione, ci piace riportare l’incipit di uno degli spettacoli in rassegna, Kanu:  “…Là dove ci si ama, non scende mai la sera…”.
Come di consuetudine, a Lugano, con il progetto Teatro: emozioni in segno, i bambini e tutto il pubblico, viene invitato a fermarsi, a fine rappresentazione, per disegnare il proprio vissuto dello spettacolo e dialogare con gli organizzatori e gli artisti. 
A inaugurare la rassegna, domenica 24 novembre, con replica per le scuole, saràL’usignolo o dell’amicizia, nuova produzione del Teatro Pan in collaborazione con Bam! Bam! Teatro di Verona. Liberamente ispirato al racconto omonimo di Hans Christian Andersen, lo spettacolo è la storia di un incontro inaspettato tra una strana signora e una ragazza distratta e frenetica. Due mondi apparentemente lontanissimi si scontrano e confrontano dentro una stanza magica. Ciò che lì affiora, è un mondo incantato che la signora conosce in ogni dettaglio. Ma chi è davvero quella strana signora? La ragazza, grazie alla strana signora scopre e sente qualcosa di nuovo dentro di lei, qualcosa che si è risvegliato nel momento in cui ha iniziato ad ascoltare… Saper ascoltare significa dare spazio a sé stessi e agli altri, significa aprirsi all’ amicizia e all’empatia. 

Nel programma di Lugano seguiranno:

Domenica 15 dicembre, con replica per le scuole, Kanu (amore in lingua bambarà - uno degli idiomi più diffusi dell’Africa Occidentale) di Piccoli Idilli.

Uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano.
Qui, i musicisti Dauda Diabate e Kady Coulibaly, griot del Burkina Faso, accompagnano il racconto di Bintou Quattara, strepitosa narratrice e danzatrice da tempo stabilitasi in Italia, con tipici strumenti africani: kora, gangan, bara e calebasse. Kanu è la trasposizione teatrale di un racconto, di un immaginario simbolico e di una sensibilità poetica legata a una cultura antica e misteriosa, dove il destino dell'uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Una cultura di cui sappiamo pochissimo, che oggi bussa alle nostre porte con la sua disperata vitalità, la sua voglia di raccontarsi, il suo orgoglio e la sua eleganza.
Spettacolo finalista In Box dal vivo 2019 rete di sostegno del teatro emergente italiano.

Domenica 12 gennaio, in doppia replica e con repliche per le scuole, Thioro, un cappuccetto rosso senegalese prodotto da Teatro delle Albe/Ravenna Teatro/Accademia Perduta/Romagna Teatri, Ker Théatre Mandiaye N’Diaye.
Una festa per gli occhi, le orecchie e il cuore.
Uno spettacolo nato in Senegal, nuova occasione d’ incontro nel solco del meticciato teatrale del Teatro delle Albe. Una relazione feconda con la terra di origine di Mandiaye Ndiaye, attore cardine della compagnia scomparso nel 2014, con cui le Albe hanno posto le basi del proprio teatro attraversando insieme i canti e i paesaggi d’Africa. Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, Thioro, un cappuccetto rosso senegalese evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna. In realtà, in un ritmo pulsante e grazie all’intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari, lo spettatore attraversa non il bosco, ma la savana, e incontra non il lupo, ma Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l’Africa. Un lavoro che fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea con la tradizione africana, partendo dalla suggestione di come l’origine esatta di Cappuccetto Rosso continui a essere un’incognita, e narrazioni basate o ispirate allo stesso tema possano trovarsi non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizione del Lontano e Medio Oriente e in Africa.
l racconto è accompagnato dal suono dei tamburi e dal variegato utilizzo della voce e del corpo in cui il pubblico si mescola e ogni singolo spettatore si trasforma in personaggio e partecipante.
La storia dei tre attori senegalesi venuti in Italia con una borsa di studio per realizzare lo spettacolo, è diventato un cortometraggio dal titolo Dem Dikk Africa - Africa andata e ritorno, un cortometraggio per raccontare una migrazione diversa dove la messa in scena dello spettacolo teatrale diventa l’occasione per tratteggiare un pensiero in grado d’ indicare un percorso alternativo di migrazione, fatto di progettualità, sviluppo e opportunità.

Domenica 16 febbraio, Cattivini - cabaret concerto per bimbi monelli di Kosmokomico Teatro, un omaggio in forma di concerto a quella fondamentale e vitale pulsione infantile che tutti conosciamo: la monelleria, il sovvertimento delle regole, la naturale inclinazione a ‘sbagliare per imparare’.
Le canzoni di questo concerto rispecchiano lo sguardo dei bambini sul mondo, sugli argomenti urgenti per un animo piccino e su quelli più frivoli ed evanescenti, ma non per questo meno importanti. Tutto questo per svelare le emozioni, sia quelle forti che un po’ spaventano, sia quelle che ci fanno divertire e stare bene. L’allestimento scenico è un vero e proprio palco di concerto in miniatura: effetti luce, macchina del fumo... gli strumenti musicali -chitarra, pianoforte, batteria, sax, tromba - sono anch’essi in miniatura: sono piccini piccini, ma fanno una grande musica. E, canzoni piene di humor, di non-sense, di geniali trovate, proprio come i bambini sanno fare, per ricordarci che siamo qui per celebrare la vita giocando e a questo, non c’è regola che tenga.

Domenica 15 marzo, con replica per le scuole, Capitani coraggiosi, dal romanzo omonimo di Rudyard Kipling. Una coproduzione BAM!BAM! Teatro e Fondazione Musicale Santa Cecilia  - Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro. La storia è veramente un "romanzo di formazione" che vede al suo centro Harvey, ragazzino viziato, abituato ad essere servito ed esaudito in ogni suo desiderio che per destino cade in mare e viene raccolto da un pescatore di merluzzi che, volente e nolente, dovrà seguire per un anno nel suo non facile mestiere. Dopo un breve periodo di rivolta, il ragazzo capisce che per mangiare deve lavorare e quindi si avvicina piano piano, tra stenti e fatiche, a diventare provetto pescatore.
Su una drammaturgia ben calibrata, scambiandosi le parti tra narrazione e interpretazione, in una scenografia che all'occorrenza diventa porto, peschereccio, tolda in balia delle onde e con effetti speciali di semplice e coinvolgente divertimento, i due interpreti riescono a ricreare tutte le atmosfere presenti nella storia di Kipling, proponendo uno spettacolo nel quale riflettere sull’importanza dell’amicizia e sul valore di ogni esperienza tesa a comporre le linee fondamentali di ogni essere umano.

Vincitore del Premio Otello Sarzi 2016 - Festival Internazionale Teatro Ragazzi  - nuove figure di Porto S.Elpidio e La rosa d'oro- Premio del pubblico - Festival Nazionale Teatro Ragazzi  - Padova

Promosso da LuganoInScena per le scuole,segnaliamo inoltre:

Martedì 24 marzo, Casca il mondo, casca la terra di Oltreilponte Teatro, liberamente ispirato a La sarta Drusilla e la rivoluzione dei tiepidi di Valentina Diana.
Musica e canzoni per raccontare le avventure di due bambini che aiutano gli adulti a superare pregiudizi e difficoltà. Un narratore, accompagnandosi con la sua chitarra, canta la storia di due villaggi che si osservano da posizioni opposte e contrarie. Uno, in cima a una montagna dove vive un bambino un po’ solitario. L’altro, ai piedi della montagna dove vive una bambina un po’ ribelle. E ci sono due re che comandano con inganni e prepotenze, convincendo gli abitanti ad accusarsi a vicenda per tutti i loro mali. Tra i due villaggi scoppia così la guerra, che terminerà solo grazie al coraggio dei due bambini che scoprono le menzogne dei re e mostrano agli abitanti come costruire un nuovo villaggio tutti insieme, dove vivere in pace. Una favola in forma di ballata musicale, con molte canzoni che richiedono una costante e sempre diversa partecipazione del pubblico.

Sostengono questa edizione della rassegna:

Repubblica e Cantone Ticino DECS - Fondo SWISSLOS, Città di Lugano e Dicastero Cultura, Sport ed Eventi, Comune di Chiasso - Dicastero Attività Culturali.



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Contatti

Tel.+41 (0)91 922 61 58
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